Coronation Chicken per MTC Smart




Per MTC Smart una ricetta della cucina di oltre confine da modificare. "Poulet Reine Elizabeth" o "Coronation Chicken". E' stato creato per esser servito nel corso del banchetto che si tenne in occasione della incoronazione della Regina Elisabetta II nel 1953 alla Great Hall of Westminster School. La preparazione fu affidata a Rosemary Hume, della prestigiosa scuola di cucina Le Cordon Bleu, direttamente dal Ministro dei Lavori pubblici Sir David Eccles. Per l'occasione la signora Hume propose un piatto a base di pollo bollito freddo, guarnito da salsa al curry e maionese, e servito assieme a un'insalata di riso.
Sul menu ufficiale apparve appunto come Poulet Reine Elizabeth e fu un successo prima fra i 350 ospiti del pranzo di gala e in seguito tra la popolazione britannica, per la quale divenne semplicemente il Coronation Chicken, cioè il pollo dell'incoronazione. A dispetto dell'apparente semplicità della ricetta, c'è da precisare che nel 1953 molti generi alimentari erano ancora razionati in Gran Bretagna per la penuria causata dalla Seconda Guerra Mondiale. A quell'epoca anche la carne di pollo era un lusso, mentre le spezie esotiche erano una rarità (infatti venne usato il curry in polvere, più comune e facilmente disponibile delle spezie fresche) per cui una portata a base di pollo servita a centinaia di persone non era cosa da poco. Come accade un po' a tutte le cose di successo, anche il Coronation Chicken avrebbe perso negli anni un po' del suo fascino e della sua esclusività: sono apparse varianti che contengono ingredienti non previsti nella ricetta originale, come ad esempio uva sultanina, mandorle, anacardi e mango, la sua somiglianza con pietanze d'origine indiana l'ha fatto apparire e confondere tra le specialità di quella tradizione, ed inoltre è impropriamente usato come farcitura di sandwich e panini. The Guardian parla infatti di "caduta dei potenti" quando si riferisce a questo suo utilizzo indicando in questo modo il declino di una storica ricetta di cui si sembra rimpiangere l'eleganza, il suo essere un compromesso deliberato e delicato tra il lussuoso e il parsimonioso. La ricetta originale  contiene alcune particolarità come ad esempio il fatto che non vengono usati avanzi ma si prepara il pollo appositamente per questo utilizzo insaporendolo con aromi e verdura e lasciandolo raffreddare nel liquido di cottura. Il condimento poi non è un semplice "pasticcio" di maionese e polvere di curry ma una particolare crema rosata in cui la maionese viene arricchita da una salsa preparata a partire da cipolla stufata con vino rosso, curry e pomodoro, da una purea di albicocche e da panna montata, una salsa dal sapore delicato e sicuramente esotico per i palati del 1953. Particolare infatti era la combinazione di sapori: il dolce della frutta, l'acidulo del succo di limone, il piccante delle spezie, una salsa che deve ricoprire leggermente il pollo, non affogarlo completamente. Un piatto che può comunque modernizzarsi adattandosi al palato dei giorni nostri, basta che non venga relegato a mero ripieno per sandwiches. O almeno così la pensano alcuni buongustai nel Regno Unito. La ricetta cui mi sono ispirata è tratta dal libro "Country Kitchen" di Sophie Grigson

 
La mia variante è stata realizzata con quanto già presente nella mia dispensa dato che niente di nuovo è stato acquistato, con uno spazio maggiore agli agrumi e una diversa miscela di spezie che apprezzo particolarmente dopo averla incontrata per la prima volta in un mercato di Mentone tantissimi anni orsono, in versione finger perchè è il tipo di presentazione che preferisco. 
Per il pollo marinato:
2 petti di pollo
60 g di zenzero fresco
2 spicchi di aglio
il succo di un bergamotto
2 cucchiai di olio di semi di girasole
2 cucchiai di olio di oliva
1 cucchiaio di paprika dolce
1 cucchiaino di sale fino
Per la salsa:
60 g di cipolla
1 cucchiaio di olio di semi di girasole
2 cucchiai da thè di Colombo
1 cucchiaio colmo di pomodori secchi tritati
100 ml di vino bianco
60 ml almeno di brodo di cottura del pollo
la scorza di un bergamotto candita
200 g di maionese
2 cucchiai di panna semimontata
sale,pepe
Per guarnire:
2 carote
2 falde di peperone
prezzemolo
olio di oliva
sale
paprika dolce

Per il pollo iniziate la preparazione con la marinata. Frullate gli ingredienti fino ad ottenere un composto morbido, massaggiate i petti di pollo con la marinata e disponeteli in una casseruola. Lasciateli riposare per qualche ora quindi copriteli con acqua e fateli cuocere tenendoli teneri. Lasciateli raffreddare in questo brodo aromatico. Per la salsa, fate stufare la cipolla in una padella adeguata con l'olio e un poco di acqua fino a che non si è ammorbidita. Aggiungete la polvere di Colombo, il vino, i pomodori secchi tritati e il brodo di cottura del pollo. Lasciate sobbollire fino a che il tutto non si è ridotto alla metà e lasciate raffreddare. In un pentolino sul fuoco fate ammorbidire la scorza di bergamotto candita con poca acqua e poi frullate il tutto. Aggiungete alla maionese la salsa di Colombo, la scorza di bergamotto, "alleggerite" con la panna e regolate di sale se necessario. Tagliate i petti di pollo in piccoli cubetti e mescolateli delicatamente con qualche cucchiaio di salsa speziata. Servite il pollo su piccoli crostini di pane integrale con una brunoise di carote e peperone.
MTC Smart ... e si riparte ...


Fonti:
https://www.cordonbleu.edu/home/en
https://www.visitbritain.com/it/it
https://www.theguardian.com/international

Commenti

  1. come restituire senso ad una ricetta troppo a lungo bistrattata. Mi piace molto il senso che hai dato al tutto.

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  2. Bellissima interpretazione! Complimenti!!

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  3. Non conoscevo il coronation chicken e la tua versione mi piace di molto, come direste dalle tue parti

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  4. Sono contenta di aver contribuito, in minimissimissima parte, alla tua scelta del Coronation Chicken, che io adoro da quando l'ho scoperto anni fa. Inoltre, essendo anglodipendente, mi fa doppiamente piacere. Simpatica la tua versione, e non conoscevo esistesse una miscela simile al curry di nome Colombo, la cercherò perchè manca nella mia collezione :-))

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  5. Questa versione è molto integrante, e mi piace la sferzata data dall'uso del bergamotto, che adoro.Penso che la proverò , ma vorrei sapere di più della polvere di Colombo, che non conoscevo. Bella anche l'idea di trasformare il Coronation Chicken in un finger. Bravissima, come sempre.

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  6. Pur amando molto la cucina britannica, resto convinta che col Coronation Chicken Constance Spr avrebbe potuto fare di meglio. Non a caso, tu ti sei ispirata ad una versione successiva, della figlia di una delle mie guru (Jane Grigson) e hai fatto mille volte meglio, sia nella presentazione che nell'uso del bergamotto e delle spezie. Hai un gusto raro e ti superi ogni volta. Bravissima!

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