Kheer Rice Pudding per il Club del 27


                               

IL MIO KHEER RICE PUDDING PER IL CLUB DEL 27 

“Per quelli come noi, le ricette sono un pezzetto della nostra vita, del nostro essere come siamo, del nostro patrimonio personale e culturale. L’unico modo che conosciamo, per farle rivivere, è per l’appunto quello di farle conoscere agli altri perchè anche nelle case degli altri possano trovare una loro forma e una loro identità”. Ho rubato ad Alessandra… lo so!
Ma questo è il filo conduttore del Club del 27 e sono felice di farne parte. Questo 27 Aprile parliamo di riso e proviamo ad eseguire una preparazione “esotica”. Simonetta Nepi nel suo articolo ci ha proposto interessanti ricette e ho scelto una preparazione indiana, forse per mantenere vivo il ricordo di un paese splendido e pieno di contraddizioni. Durante i periodi di festa in India è ricorrenza preparare, offrire e degustare dolci in quanto considerati essere di buon auspicio. Si crede che la maggior parte delle divinità hindu siano particolarmente ghiotte di queste specialità che assumono quindi una valenza spirituale e sacra. Il Kheer, chiamato payasam nelle regioni del sud, ma anche payesh, e altri termini a seconda delle regioni indiane in cui viene degustato, è uno dei dolci più amati e diffusi; questi termini derivano dal Sanscrito e vogliono indicare “latte”. Si tratta di un budino di riso dal gusto delicato, condito con mandorle, pistacchi e uvetta. Sembra che da questo dessert tradizionale possa derivare il popolarissimo ”rice pudding” inglese di memoria vittoriana.

Ingredienti
1 tazza di riso a grani lunghi (basmati) che a me è risultata contenere 150 gr di riso 
Almeno 4 tazze di latte (da regolare comunque in base alla cottura)
2 semi di cardamomo
1/4 di cucchiaino di zafferano (in molte ricette non è previsto) io ho usato curcuma
3 cucchiaio di zucchero (io 2 di zucchero semolato e uno raso di zucchero muscovado)
Mandorle, uva passa, pistacchi, anacardi (o altra frutta secca a scelta) per un totale di 150 gr 
Frutta secca tostata, uvetta e foglia oro per la decorazione 

Gelatina neutra per lucidare





Mettete a mollo il riso per un paio d’ore in acqua tiepida. Sgranatelo con le mani e colatelo. Mettete a scaldare il latte a fuoco medio unite il cardamomo e lo zafferano o curcuma precedentemente disciolto in poco latte.
Appena il latte arriva a ebollizione versare il riso e cuocere a fuoco lento mescolando ogni 5 minuti per 45-50 minuti, sino a che sia ben cremoso. Unite lo zucchero e l’uva passa e la frutta secca. Lo zucchero farà diventare di nuovo liquida la preparazione, continuando a rimestare sino a che torni cremosa.
Versare nelle coppette e servire freddo, ma alcuni lo mangiano anche tiepido. Ho realizzato anche una versione un poco modificata aggiungendo una piccola “composta” di mango realizzata con 125 gr di mango, 50 gr di zucchero, 25 ml di succo di limone, 2 gr di gelatina in polvere reidratata. Tagliare a cubetti il mango, mescolarlo allo zucchero e succo di limone, portare a bollore e mixare. Una volta raffreddato disciogliere la gelatina in un poco di composta scaldata al micoroonde e poi unire il tutto alla restante parte fredda. Distribuire sulle coppette e decorare a piacere con frutta secca eventualmente caramellata, uvetta e foglia oro. Lucidare. 


        

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